Tour de France 2020, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2020.
TOP
Lennard Kämna (Bora-Hansgrohe): Il tedesco trova finalmente il successo di tappa che cercava con insistenza nelle ultime tappe. Riesce a entrare in ogni tentativo di giornata, fa lavorare perfettamente Oss e si muove al momento giusto sull’azione di Carapaz, lasciando che Alaphilippe vada fuori giri per rientrare con il suo passo. La sua azione in cima al penultimo GPM ha una tempistica perfetta: le sue doti da cronoman, dopo una giornata dura, fanno il resto. Già dall’anno prossimo può pensare di lottare anche nelle corse a tappe, quando avrà questa condizione.
Pavel Sivakov (Ineos): È vero, il successo di tappa sfugge a lui e alla sua squadra. Si muove anche in ritardo per riuscire a rientrare sulla fuga di giornata, spendendo energie che sarebbero state preziose per lottare per obiettivi maggiori o in appoggio a Carapaz. Ma trovarlo a lottare per il successo dopo due settimane di calvario dimostra che oltre al talento il russo ha un carattere non indifferente: ne sentiremo parlare nei prossimi anni.
Matteo Trentin (CCC): Mentre Sam Bennett marca a uomo Peter Sagan, lui trova un’altra fuga e un’altra vittoria sul traguardo volante, che gli porta in dotazione altri punti preziosi per lottare per la maglia verde. Il distacco dall’irlandese ora è di 47 lunghezze, solo 12 dallo slovacco. Insomma, si concede una chance di lottare per un risultato prestigioso, anche quando sembra difficile. Ora avrà almeno altre due occasioni per provare ad avvicinarsi e sperare in qualche sorpresa. Se dovesse avvenire, sarebbe un risultato costruito anche in giornate come oggi.
FLOP
Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step): Anche oggi la tappa sembrava disegnata apposta per il francese, che sembra anche muoversi bene nella prima parte della giornata. Sulla salita decisiva sembra però gestire malissimo le proprie forze, spendendo tutto nello scatto per rientrare su Carapaz, per poi saltare nel momento in cui il ritmo diminuisce. Chiude decimo in una frazione in cui era il netto favorito, soprattutto dopo che si è formata la fuga.
Bahrain-McLaren: Praticamente tutte le squadre degli uomini di classifica interpretano la giornata di oggi come un prolungamento del giorno di riposo. Ma se per quasi tutte è comprensibile, il team che ha in Landa il proprio capitano ha il disperato bisogno di recuperato almeno un minuto se vuole sperare nel podio, sapendo che a cronometro pagherà dazio. La tappa di oggi era disegnata per le imboscate: loro non ci provano e non inseriscono mai neanche un uomo in fuga. Assenti ingiustificati, in una frazione in cui sarebbero potuti essere protagonisti assoluti.
Egan Bernal (Ineos): D’accordo, la condizione non c’è e rimanere in classifica a 8 minuti sarebbe una scelta azzardata. Ma vedere il campione in carica del Tour de France alzare bandiera bianca insieme ai velocisti fa un certo effetto. Specie se poi ride e scherza con la telecamera. Mentalmente sembra aver già accettato la dèbacle di quest’anno, rassegnandosi a provare al più ad arrivare a Parigi. Avrà la reazione d’orgoglio per provare almeno a vincere una tappa? Si spera.
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